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Moto da enduro: i consigli per il primo acquisto

Hai deciso di acquistare la tua prima moto da enduro? Prima di procedere con l’acquisto, segui i nostri validi consigli. Scopri di più!

Le enduro stradali entry-level sono moto versatili dalle doti fuoristradistiche e sono anche poco impegnative nell’acquisto, nell’uso e nella guida.

Ecco che la loro facilità è la loro arma vincente e si inseriscono in quel territorio di mezzo tra le più stradali crossover e le enduro specialistiche. Sono dunque una nicchia di mercato che negli ultimi tempi è stata riscoperta.

Le enduro stradali entry-level si rivelano un’ottima scelta sia per per infilarsi nei boschi – quindi nel fuori strada -, sia come alternativa allo scooter e sia per affrontare un viaggio – anche in solitaria! -. Sono molto indicate per chi desidera una guida più naturale, disinvolta, senza l’ansia di troppi cavalli o troppi chili in un budget di spesa tra i 4 e i 6mila euro.

Si tratta di moto abbastanza elementari, robuste e che si dividono tra quelle con ruota anteriore da 21″ e quindi off road, e quelle che mantengono uno stradale 19″. Ecco qualche modello che può fare al caso vostro.

La prima moto enduro, quale scegliere? I modelli

Iniziamo con la Honda CRF 300 L che, con ogni probabilità, è la proposta che meglio rappresenta questa nicchia di mercato ed è quella più enduristica di tutte.

Ruota a raggi da 21″ all’anteriore e da 18″ al posteriore con pneumatici a camera d’aria 80/100 e 120/80 è una vera e propria enduro ma non è da considerarsi una specialistica rispetto alle quali è più comoda e docile, ha sospensioni meno raffinate ma non per questo inefficaci.

Si presta dunque molto volentieri ai raid ed è un eccellente compromesso per chi vuole arrivare praticamente ovunque. Honda propone la stessa meccanica di 286 cc e 27,3 CV e la stessa ciclistica in due diversi allestimenti: oltre alla 300 L c’è infatti anche la 300 Rally – si differenziano per le sovrastrutture nella parte anteriore -.

Foto | Honda https://www.honda.it/ – Realmotor.it

 

La Rally monta infatti un serbatoio da 12 litri anziché 7,8 ed ha un cupolino con parabrezza che rende merito al suo nome facendola apparire una piccola dakariana assetata di deserto. Questo porta l’ago della bilancia dai 148 kg della standard a 153 kg: in ogni caso un ottimo risultato per una moto stradale e non da gara. Anche l’altezza sella è leggermente diversa: 880 mm per la standard e 5 mm in più per la Rally.

I prezzi sono di 5590 Euro per la prima e di 6810 Euro per la seconda, il motore è monocilindrico raffredato a liquido caratterizzato da un’erogazione fluida e piacevole ed una buona coppia di 26,6 Nm a 6500 giri.

Non batte ciglio per le rampe più impervie, ha consumi eccellenti ed è dotata di sei marce, qualità complessiva molto buona e super affidabile.

È consigliabile a due tipi di motociclisti in particolare: a chi inizia e a chi è già molto esperto. Se avete le sterrate che partono da casa e le vostre uscite iniziano da subito con la ghiaia senza necessità di trasferimenti, allora la 300 L fa al caso vostro.

Con i 1.200 euro risparmiati rispetto alla Rally potete dotarla di utili accessori e anche di una piccola tanica per il rabbocco di emergenza che – comunque – non si renderà particolarmente necessario.

Se invece prevedete di fare qualche trasferimento in più, vi piacciono i lunghi raid e magari volete sterrare per giorni e giorni ecco che la Rally può risultare la scelta migliore.

Passiamo alla Voge Rally 300. Il marchio Voge si sta piano piano creando la propria reputazione: è una casa di produzione cinese di buon livello importata e distribuita in Italia da Gruppo Padana Sviluppo.

I prezzi sono molto accattivanti così come il design e la Rally 300 non fa eccezione: si tratta di un modello inedito che nel momento in cui scriviamo non è ancora arrivato nelle concessionarie ma che è atteso a brevissimo. Snella e abbastanza leggera (160 kg) è spinta da un monocilindrico quattro tempi a liquido da 292,4 cc accreditato di 29 CV a 8500 giri e 25 Nm a 7000 giri.

Le ruote sono a raggi da 21″ davanti e da 18″ dietro e montano pneumatici con camera d’aria e battistrada tassellato di tipo stradale. Il serbatoio ha una capacità di 12,5 litri e il cambio a sei marce.

Si candida in pratica a rivale più economica proprio della Honda 300 Rally rispetto alla quale offre un risparmio non indifferente. Viene proposta da Voge a 4.190 euro.

La Rally 300 di Voge piace sia a chi inizia sia a chi è esperto e vuole una seconda moto per uscite in fuoristrada. A questi aggiungiamo, ovviamente, il pubblico femminile attratto dal peso contenuto e da un’altezza sella non proibitiva (850 mm).

La presenza di un bel windscreen fa pensare possa essere adatta anche ai trasferimenti e quindi vale quanto detto per la rivale Honda: è una moto con cui prendere, sacca legata dietro e partire per l’avventura senza preoccuparsi di nulla se non di evitare le autostrade.

La Royal Enfield Himalayan e la KTM 390 Adventure

Passiamo alla Royal Enfield Himalayan che, da prezzo di listino aggiornato, arriva ai 5200 Euro. Come i modelli che l’hanno preceduta in questo compendio, anche l’enduro indiana ha ruota anteriore da 21″ ma è da 17″ quella posteriore e l’effetto ottico fa apparire quella davanti ancora più grande.
Foto | KTM https://www.ktm.com/ – Realmotor.it
Sono entrambe a raggi e ospitano pneumatici con camera d’aria e dal tassello poco pronunciato. Rispetto alle Honda e alla Voge, la Himalayan ha un aspetto molto più classico ed ha anche scelte tecniche in linea con questo spirito.
Il monocilindrico da 411 cc è raffreddato ad aria, ha una corsa lunga e quindi spinge ai bassi giri. La potenza è di 24,3 CV a 6500 giri e la coppia è di ben 32 Nm a soli 4250 giri.
Questo comporta a una guida che richiede poco l’utilizzo della manetta del gas e che basta poco affinché il mono spinga la Himalayan ai 70-80 orari, la velocità di crociera che predilige.
Spremendolo oltre si arriva ai 130 km/h ma non è il terreno d’elezione di questa fuoristrada già molto amata anche da chi cerca il compromesso tra tassello e sella bassa.
La seduta è a 800 mm da terra e risulta davvero molto comoda, come tutta la posizione di guida votata più al viaggio che alla performance in off road.
Piacevole nell’estetica e con una strumentazione completa, dal 2020 è dotata anche di ABS disinseribile e rispetto alle concorrenti precedenti ha nel peso di 190 kg e nei soli 5 rapporti del cambio i sui unici punti deboli.
La Himalayan è la moto ideale per chi vuole viaggiare senza fretta: comoda, pratica, originale e anche sfiziosa unisce il fascino del tassello con quello della moto classica.
Prodotta in India ha una qualità complessiva discreta e l’affidabilità è lontana anni luce da quella delle Royal Enfield del tempo che fu.
Se si cerca una moto robusta per iniziare oppure per tornare a viaggiare, dotata di personalità, oppure una seconda moto per le avventure più toste con un prezzo d’acquisto abbordabile, la Himalayan è ciò che fa per voi.
Infine parliamo della KTM 390 Adventure, realizzata in India da Bajaj che detiene il 48% di KTM. La qualità costruttiva è molto buona e la dotazione notevole. Non è infatti un prodotto low cost, poiché il listico dice 7350 Euro – la più costosa tra quelle elencate -.
La 390 è una Adventure KTM vera e propria che detiene un motore brillante, una ciclistica reattiva ma dimensioni e peso contenuti (158 kg).
Il monocilindrico è raffreddato a liquido e spinge con 44 CV a 9000 giri e 37 Nm a 7000 giri, risulta perciò più che sufficiente per qualsiasi destinazione.
Rispetto alle maggiori cilindrate si soffre di più nei trasferimenti dove si manterrà una media un po’ inferiore e anche la protezione aerodinamica non è il massimo, ma appena la strada inizia a inerpicarsi, cominciano le curve più strette e magari si trova lo sterrato, la 390 va spedita, disinvolta e richiede uno sforzo decisamente inferiore.
La ruota anteriore da 19″, per di più con cerchi a razze, ci fa capire già da sola come la proposta di KTM sia più votata al viaggio avventura e in effetti la 390 Adventure a tutto ciò si possa desiderare da una viaggiatrice: un comfort discreto e una dotazione completa con tanto di schermo a colori e presa usb.
Per chi vuole iniziare a viaggiare davvero e farlo evitando le rotte principali, è la scelta più adatta. Chi è più esperto potrebbe scoprire con lei come scendere di peso possa essere allettante quasi più che crescere di potenza.
Giulia De Sanctis

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