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Come scegliere il casco da moto giusto: i fattori da tenere presenti

Tutto quello che devi sapere su come scegliere il casco da moto e trovare quello perfetto con tutti i consigli pratici

Hai mai provato a dover acquistare un casco online o in un negozio specializzato in abbigliamento da motociclista, e ti sei sentito sommerso da termini tecnici che non comprendevi, finendo per scegliere un casco senza capire pienamente cosa stessi comprando? Quindi, ecco una guida pratica per aiutarti a scegliere il casco perfetto per te, quello che meglio si adatta al tuo modo di utilizzare la moto e che soddisfa tutte le tue necessità. Chiunque utilizzi con regolarità una moto certamente conoscerà gran parte delle informazioni che stiamo per spiegare, ma non sono scontate per tutti. Ci sono vari dettagli, informazioni, caratteristiche, materiali, e tipologie di costruzione che è importante comprendere prima di acquistare un casco, sia che sia un casco integrale, modulare o un casco jet. Perciò, cominciamo dall’inizio e discutiamo il primo e fondamentale fattore da tenere a mente quando stai per comprare un casco da moto.

Il casco da moto perfetto, ecco a cosa prestare attenzione

La struttura principale di ogni casco è formata da molteplici parti, ciascuna essenziale per garantire sicurezza, comodità e prestazioni ottimali.

Il primo elemento visibile è la calotta, l’esterno o “corazza”, fabbricato da vari materiali, ciascuno con sue specifiche caratteristiche. Il ruolo della calotta è quello di riparare il capo da intrusioni esterne e diffondere l’energia dell’impatto su una superficie più estesa possibile.

Foto | Зображення користувача Zysko Serhii @Canva – realmotor.it

Quali materiali vengono utilizzati nella costruzione di un casco

Dai primi modelli agli attuali, i materiali della calotta variano tra fibra di carbonio e cuoio, fibre composite e ABS. Un altro componente è l’EPS, o polistirene espanso, una sostanza simile al polistirolo ubicata internamente alla calotta. Questo materiale non-elasticizzato serve per assorbire l’energia degli impatti. Non essendo elastico, una volta compresso dopo un impatto, l’EPS non ritorna alla sua forma originale, perdendo così la sua capacità di assorbire. Questo è il motivo per cui, dopo un impatto, il casco va sostituito.

All’interno del casco, a diretto contatto con la testa, si trovano imbottiture di vari materiali. La qualità di questi e la loro costruzione, insieme ad altri fattori, determinano la comodità del casco. È necessario utilizzare materiali progettati per eliminare il sudore dalla testa e fare attenzione a cuciture invisibili e non irritanti per la pelle.

Gli interni del casco dovrebbero essere facilmente staccabili per consentire una pulizia periodica. Il cinturino, componente indispensabile per fissare il casco, non dovrebbe essere né troppo stretto da provocare disagio alla gola né troppo allentato da permettere al casco di scivolare via involontariamente. Si possono trovare due varietà di chiusure: quella con doppia D è comune nei caschi da corsa, da avventura e da motocross, mentre la chiusura micrometrica è più usata nei caschi da turismo e quelli urbani per la sua facilità di apertura e chiusura anche mentre si indossano guanti.

La visiera non solo protegge da aria e insetti, ma dovrebbe anche funzionare come uno scudo per riparare il viso da eventuali colpi, come lo fa la calotta per il resto della testa. Le visiere fino a 5mm forniscono un’ottima protezione senza compromettere le proprietà ottiche della visiera. È consigliabile che la visiera sia di classe ottica 1, simile agli occhiali da vista, in modo da non causare affaticamento dopo ore di utilizzo. Inoltre, la visiera dovrebbe avere la massima ampiezza possibile per fornire un campo visivo ampio sia orizzontalmente sia verticalmente.

Uno dei trucchi per un design efficace è l’implementazione di un sistema di apertura della visiera ridotto che non occupi spazi preziosi alla visiera stessa. Inoltre, l’uso di un meccanismo in miniatura evita di togliere massa alla schiuma di polistirene espanso (EPS), incrementando la capacità protettiva del casco.

Le taglie vanno generalmente dalla XS alla XXL, tuttavia in alcuni casi è possibile trovare anche le taglie XXS e XXXL. All’interno della gamma dimensionale di ciascun casco, si trovano diverse dimensioni di calotta, modificabili per adattarlo alla forma della testa di ciascuno.

Per iniziare, bisogna misurare la circonferenza della testa utilizzando un nastro da sarto. Questa misura deve essere presa posizionando il nastro orizzontalmente, appena sopra le sopracciglia. Usando quindi la tabella di correlazione delle misure fornita dal produttore, sarà possibile identificare la misura appropriata per i propri capi di abbigliamento o, quantomeno, la prima taglia da provare. Sì, perché non tutte le teste hanno la stessa forma a parità di circonferenza, quindi è sempre consigliato provare un casco prima di procedere all’acquisto.

Le varie tipologie di casco da moto

La scelta del casco appropriato dipende dal modo in cui usiamo la nostra moto. È fondamentale familiarizzare con le diverse tipologie di caschi, come il casco jet, il casco integrale e il casco modulare, e comprendere quando è opportuno optare per l’uno piuttosto che per l’altro.

Casco Jet

Il Casco Jet è particolarmente consigliato per chi si sposta in città, in moto o scooter, e per le uscite quotidiane, specialmente in estate. Vale la pena sottolineare che il Casco jet è adatto anche al moto-turismo. Infatti, molti modelli di casco jet e Demi-jet sono dotati di una visierina parasole integrata e di una visiera lunga, ideale per proteggere dal vento e dal fresco anche a velocità elevate. La visierina parasole si rivela particolarmente utile nelle giornate di sole e durante i viaggi in direzione della luce. Inoltre, certi modelli prevedono l’installazione di un interfono bluetooth, che permette all’utente di ascoltare musica, ricevere indicazioni da un navigatore e comunicare con il passeggero o con altri motociclisti durante il viaggio.

Casco Integrale

Un casco integrale fornisce un’elevata protezione e, costruito con materiali leggeri, finiture di qualità, oltre a essere silenzioso e aerodinamico, è l’ideale per coloro che utilizzano la moto su pista. È perfetto per chi desidera sentirsi completamente protetto ed è confortevole anche durante viaggi in moto di durata media e lunga, oltre a garantire una protezione completa della testa per gli spostamenti di tutti i giorni. Seleziona il casco integrale che possiede le caratteristiche per te necessarie:

  • dotato di un piccolo visore solare integrato per una visualizzazione chiara durante le giornate molto soleggiate,
  • predisposto per l’interfono per un’esperienza di viaggio condivisa e piacevole,
  • un casco sportivo, leggero, realizzato in fibra, per il massimo comfort durante le gare sui circuiti di racing.

Casco Modulare

Il Casco Modulare, che presenta una mentoniera rimovibile o apribile, risulta essere un’ottima scelta per viaggi turistici e l’uso cittadino. In particolare i modelli che vantano una doppia certificazione P/J, i quali possono essere sfruttati sia in modalità aperta (simile a un casco jet) che con la mentoniera chiusa (equivalente alla modalità integrale). Quelli con sola certificazione integrale necessitano che la mentoniera resti chiusa, tuttavia essere in grado di trasformarlo velocemente in un casco aperto durante una pausa rappresenta un indubbio beneficio in termini di comfort. La possibilità di alzare la mentoniera, specialmente durante una fermata, rende l’opzione del casco modulare molto apprezzata tra i viaggiatori in moto.

Durante gite all’aperto è comune effettuare brevi pause per distendere le gambe e chiacchierare con un altro eventuale passeggero: la chance di sollevare la mentoniera senza doversi togliere il casco assicura immediatamente un senso di benessere e freschezza, consente un facile dialogo coi compagni e una ripartenza immediata verso la prossima meta. Solitamente i caschi modulari sono forniti di visiera parasole retrattile, attivabile ed abbassabile a seconda delle necessità, e potrebbero essere predisposti per l’installazione di un interfono.

Dalma Bonaiti

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