Quando le spie dell’auto si accendono è importante sapere rapidamente cosa significano, vediamo le più importanti da conoscere
L’accendersi delle spie dell’auto non è mai un buon segno, infatti la maggior parte delle volte le spie indicano un guasto che può essere di entità differente: dalla pressione delle gomme leggermente al di sotto di quella corretta, a un guasto molto più importante al motore.
Le spie dell’auto sono dei simboli luminosi che compaiono nel quadro strumenti e ci permettono di capire cosa sta succedendo all’auto che stiamo guidando, in tempo reale. Una sorta di tentativo dell’auto di “comunicarci” lo stato del suo funzionamento o malfunzionamento.
Ovviamente nel libretto d’uso di ogni automobile sono rappresentate queste spie e il relativo significato, ma è bene conoscere a memoria quelle più comuni, o quantomeno saper identificare il loro colore.
A grandi linee è possibile raggruppare per colore le spie luminose, in modo tale da sapere a primo impatto quanto è grave la situazione. Per memorizzarle basta accostare il loro colore a quello di un semaforo, per capire subito il tipo di “emergenza”:
Rosso: fermati, criticità da risolvere immediatamente. Ne sono un esempio le spie della batteria scarica, della pressione dell’olio, o del liquido di raffreddamento. Le spie luminose rosse che di sicuro ti verranno in mente per prime, sono quelle relative alle portiere aperte e al freno a mano tirato perché più ricorrenti e, anche in questo caso, ti segnalano qualcosa per cui devi intervenire subito o non puoi proseguire la marcia.
Giallo/arancione: attenzione, qui la criticità deve essere risolta in breve tempo, ma non nell’immediato. Si tratta del caso della spia del carburante in riserva o della pressione degli pneumatici.
Verde: prosegui pure, va tutto bene, puoi procedere. Le spie di questo colore ci indicano per esempio una funzione in corso, come l’inserimento della freccia o degli indicatori di posizione.
Questi sono i colori principali che ci aiutano a incasellare le spie luminose più comuni. Poi esiste anche la spia blu che ci segnala che abbiamo i fari abbaglianti inseriti e, per ultime, le spie bianche che ci danno alcune informazioni generali come, ad esempio, che l’airbag risulta disinserito.
La spia lampeggiante più facile da ricordare è quella delle quattro frecce. Ma alcune spie possono essere fisse per poi iniziare a lampeggiare in caso di peggioramento della situazione. Ad esempio, la spia del carburante è fissa quando entriamo in riserva ma inizia a lampeggiare quando sta per finire la riserva e noi, in poche parole, rischiamo di rimanere a piedi.
In ogni caso non perdere la calma, fermati a bordo strada e cerca di capire come procedere una volta interrotta la marcia.
In passato le spie erano alimentate da lampadine ma con l’avanzare della tecnologia hanno subito anche loro un’evoluzione.
Oggi la maggior parte delle aziende produttrici di auto utilizza i LED per le spie luminose, scelta che garantisce una maggiore durata e un’efficienza energetica ottimizzata.
Il sistema di diagnostica di bordo, conosciuto anche come On-Board Diagnostics, ha portato le spie luminose ad uno stadio successivo. Infatti, questo sistema è in grado di rilevare e registrare la problematica del veicolo consentendo ai meccanici una diagnostica più veloce del problema dell’auto.
L’ OBD-II utilizza un connettore standardizzato che si trova generalmente sotto il cruscotto dell’auto, vicino al conducente. Questo connettore consente l’accesso ai dati del veicolo tramite un’apposita interfaccia diagnostica che permette di monitorare il sistema di controllo del motore e molte altre informazioni.
Con il progredire della tecnologia la comunicazione tra auto e conducente è andata via via migliorando, tanto che grazie all’integrazione di sensori avanzati, alcune spie sono in grado di fornire informazioni più specifiche sulla natura del guasto e dare consigli su come procedere.
Le auto nuove segnalano, per esempio, quando arriva il momento di effettuare la revisione o quando occorre sostituire il filtro dell’aria.
Il segnale delle spie luminose dell’auto si basa sulla vista, mentre nelle auto di nuova generazione, in caso di pericolo o necessità, viene stimolato anche un altro dei cinque sensi: il tatto.
La retroazione tattile, ovvero fornire un feedback tattile al conducente durante la guida, può essere un segnale molto più immediato e riconoscibile rispetto a quello visivo, soprattutto nelle situazioni di pericolo.
Ad esempio, in alcuni modelli di ultima generazione, il volante vibra quando l’auto “si accorge” che stai andando fuori strada per attirare la tua attenzione.
In conclusione, l’innovazione sta migliorando sempre di più la comunicazione tra conducente e veicolo, ma nonostante tutte queste importanti novità implementate, è bene conoscere le nozioni di base.
Infatti, conoscere il significato delle spie luminose dell’auto, o quantomeno riconoscere la gravità della situazione in base al loro colore, è di estrema importanza per la sicurezza al volante.
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