Lasciare la moto in garage per qualche mese è possibile, però ci sono alcuni accorgimenti che devono essere presi per evitare malfunzionamenti
Continuare a usare la moto in inverno non è da tutti. Il freddo pungente può far rimpiangere il tepore dell’automobile e a volte neppure indossare l’abbigliamento adatto permette di evitare i malanni di stagione. Alcuni amanti delle due ruote preferiscono tenere il loro fidato destriero nella stalla, in attesa di poterlo cavalcare con un clima più favorevole. Si tratta di una scelta comprensibile, ma che per essere davvero efficace dev’essere accompagnata da alcuni accorgimenti, utili a preservare lo “stato di salute” della moto nel corso del lungo “letargo” invernale.
Prima di abbandonare la moto in garage bisogna portarla in un distributore di benzina e riempire il serbatoio fino all’orlo, così da impedire che si formi della condensa all’interno. Anche pulire il bolide da cima a fondo è una buona idea: aiuta a impedire che sporco e grasso lascino dei segni sulla carrozzeria durante il periodo di inattività. Dopo aver lavato la moto, si consiglia di asciugarla in modo accurato con un panno morbido, così da evitare ristagni d’acqua. Se la catena rischia di arrugginirsi, è bene lubrificarla.
La soluzione ideale è custodire la moto all’interno di un garage chiuso e dotato di una presa di corrente, così da poter svolgere, all’occorrenza, dei lavori di manutenzione. Se, invece, si ha disposizione solo un box comune o una tettoia all’aperto, è consigliabile coprire il veicolo con un telo per evitare il deposito di polvere e detriti vari. Al chiuso può bastare anche un semplice lenzuolo, mentre all’esterno la situazione cambia. In questo secondo scenario bisogna dotarsi di teli impermeabili, abbastanza lunghi da coprire anche le ruote, così da proteggere la moto dalle intemperie. Quando il tempo lo consente, la protezione va rimossa, per impedire che la condensa trattenuta causi danni al veicolo, e sostituita con alternative più leggere. Se possibile, è meglio lasciare la moto in un luogo all’ombra e arieggiato. Eventuali “ricordini” lasciati dagli uccelli devono essere rimossi subito, per evitare che gli agenti corrosivi contenuti negli escrementi causino macchie o aloni impossibili da rimuovere.
Chi ha una moto datata potrebbe valutare di staccare il polo negativo della batteria (quello nero) per prevenire eventuali dispersioni. Per quanto riguarda i veicoli moderni, si può raggiungere lo stesso risultato usando un mantenitore di carica.
Gli pneumatici possono sgonfiarsi anche quando la moto è ferma, a causa di eventuali micro-perdite. Per evitare il problema, si consiglia di tenere il veicolo sollevato da terra. Se non è possibile, sarebbe opportuno preferire il cavalletto centrale a quello laterale, ammesso che la moto ne sia provvista. Prima della pausa invernale è comunque doveroso gonfiare le gomme, spingendosi anche un pochino oltre rispetto alla soglia indicata nel manuale d’uso. Quando si desidera usare di nuovo la moto, bisogna ricordarsi di riportare la pressione (che dev’essere controllata anche durate il periodo di stop) alla normalità, così da evitare problemi.
Le guarnizioni e gli altri componenti in gomma e plastica della moto devono essere puliti con regolarità, al fine di evitare eventuali perdite di elasticità e altri malfunzionamenti. Per mantenere le superfici morbide e proteggerle dagli agenti atmosferici si può spruzzare un velo di silicone spray o lubrificante. Le carene di plastica devono essere pulite, sgrassate e protette con prodotti anti-raggi UV, anti-graffio e capaci di scongiurare i possibili danni provocati dagli sbalzi di temperatura.
La pausa invernale rappresenta una buona occasione per fare le operazioni di manutenzione del casco, necessarie per garantirne l’efficacia nel tempo. La pulizia generale, utile a rimuovere sporco e insetti, può essere effettuata con un panno umido. Sulla calotta si può fare un intervento più mirato con un panno in microfibra e un detergente sgrassatore non aggressivo. Un cotton fioc inumidito rappresenta un valido alleato per raggiungere le cavità delle prese d’aria e i meccanismi di sgancio della visiera. Per pulire quest’ultima, è opportuno sganciarla e lavarla con acqua e sapone neutro, per poi asciugarla delicatamente con un panno in microfibra, evitando di fare movimenti circolari.
Se gli interni del casco sono rimovibili, si possono lavare a mano con del sapone neutro. In caso contrario, non resta altra soluzione che immergere il casco in una tinozza piena di acqua tiepida e sciacquare. In entrambe le circostanze bisogna optare per un’asciugatura naturale in un luogo all’ombra e ventilato, resistendo alla tentazione di usare il phon o di esporre il casco alla luce diretta del sole.
Una volta asciutto, il casco può essere riposto in un luogo fresco e asciutto, possibilmente con la visiera aperta e a testa in giù su un apposito supporto, così da evitare la formazione di muffe.
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