Dalla sua introduzione nel 2003, la patente a punti ha rivoluzionato il modo di approcciarsi all’automobile degli italiani. Ecco come funziona
Nel 2023 la patente a punti celebra il 20esimo anniversario dalla sua introduzione nel nostro Paese e questo documento innovativo ha creato un sistema di bonus e malus per incentivare ulteriormente una guida più responsabile e sicura, affiancandosi alle tradizionali sanzioni pecuniarie o amministrative previste dal Codice della Strada.
Qui di seguito vi spieghiamo il suo funzionamento, cosa succede se se ne perdono troppi, come controllare il proprio saldo e molte altre informazioni utili.
Ogni automobilista parte da un punteggio iniziale di 20 punti che verranno decurtati, in base alla gravità dell’infrazione commessa, o aumentati due alla volta ogni due anni fino a un massimo di 30 qualora non si commettano violazioni al Codice della Strada.
La patente a punti è entrata in vigore nel luglio 2003 e il suo funzionamento è disciplinato dall’articolo 126 bis del Codice della Strada.
La legge della patente a punti è la n. 214 del 2003 e ha modificato in alcuni punti il Decreto Legge n.151 del 27 giugno 2003.
La Legge della patente a punti ha introdotto l’obbligo per il proprietario del veicolo di dichiarare entro 60 giorni dalla notifica del verbale chi si trovava alla guida dell’auto così da poter applicare la sanzione accessoria della decurtazione dei punti.
L’eventuale opposizione alla multa non sospende l’obbligo di comunicare i dati del conducente, anche se alcune recenti sentenze della Cassazione hanno ribaltato questo principio.
Fondamentale sapere che in caso di proposizione del ricorso non vengono sospesi i termini per la comunicazione dei dati del conducente ed è quindi necessario provvedere a questa comunicazione all’autorità che ha elevato il verbale.
Ma come si può controllare i propri punti della patente? È possibile monitorare il saldo dei punti della propria licenza di guida accedendo al Portale dell’Automobilista online oppure installando l’app gratuita iPatente.
Dal 1° aprile 2022, per chi non può o preferisce non collegarsi ad internet, si può chiamare il numero a pagamento messo a disposizione dall’ACI: 848.782.782.
Il servizio è disponibile 24/7, al costo di una chiamata urbana: una voce registrata guida l’utente nell’inserimento dei dati e fornisce successivamente il saldo.
Il regime della patente a punti è ancora più severo con chi possiede la licenza da meno di tre anni: i vincoli imposti ai neopatentati non riguardano solo la potenza del veicolo, che non deve essere superiore ai 70 Kw, o i limiti di velocità nelle strade extraurbane principali o nelle autostrade, ma riguardano anche l’ipotesi della sanzione accessoria della decurtazione punti.
Qualora un neopatentato infranga una o più disposizione del Codice della Strada la decurtazione punti, per ogni infrazione commessa, viene raddoppiata per un massimo comunque di 15 punti, se non sono state commesse infrazioni che comportano sospensione o revoca di patente.
Il legislatore è stato quindi particolarmente severo con l’obiettivo di disincentivare ancora di più i comportamenti pericolosi di chi ha poca esperienza alla guida.
Importante sapere, infine, che il neopatentato virtuoso alla guida otterrà un punto solo per ciascuno dei primi tre anni dal conseguimento della patente.
Questo significa che potrà accumulare tre punti nei primi tre anni, allo scadere dei quali varrà la regola ordinaria dei due punti ogni biennio trascorso senza infrazioni.
Chiariamo a questo punto il funzionamento del sistema della patente a punti: il bonus di punti originario è di 20 punti aumentabile sino a un massimo di 30 qualora non si commettano infrazioni in 5 anni consecutivi.
Qualora si dovessero violare la disposizioni del Codice della Strada e si dovesse ricevere la notifica sia della sanzione amministrativa che di quella accessoria, il punteggio iniziale verrà decurtato e potrà essere anche del tutto azzerato.
Di seguito ecco un riassunto di quali infrazioni comportano la perdita di punti sulla patente:
Quando si viola il Codice della Strada, gli agenti redigono un verbale di constatazione che include sia l’importo della multa che l’eventuale quantità di punti da decurtare, trasmettendo questi dati al Ministero competente.
Quest’ultimo registrerà la sottrazione del punteggio non appena saranno trascorsi i 30 o i 60 giorni di tempo massimo per fare ricorso.
A partire da novembre 2021, è proprio attraverso il Portale dell’Automobilista che le variazioni di punteggio vengono comunicate al conducente.
Se, nel perdere i punti, si giunge a quota zero, sarà necessario sostenere nuovamente l’esame di guida e allo stesso modo, se nell’arco di un anno solare si commettono tre infrazioni da cinque punti ciascuna.
Importante ricordare qui che in casi particolarmente gravi la patente può essere sospesa o addirittura revocata.
Se si perdono tutti i punti della patente diventa necessario frequentare un corso di recupero della durata di 12 ore, gestito dalle autoscuole o da altri soggetti autorizzati dal Ministero.
Per i titolari di patente A e B sarà così possibile recuperare 6 punti. Frequentando il corso da 18 ore, invece, chi fosse in possesso di patente C, D, CE, DE, KA e KB potrà vedersi accreditati 9 punti.
Infine, il corso dedicato ai titolari di patente CQC ha una durata di 20 ore e permette di riguadagnare 20 punti.
È obbligatorio, perché il corso di recupero dei punti per le patenti A e B abbia validità, che questo duri un tempo inferiore o uguale alle due settimane consecutive.
Iscrivendosi, lo ricordiamo, sarà necessaria mostrare la propria patente di guida mentre per quanto riguarda la validità delle lezioni la regola è che non vengano superate le due ore giornaliere, che il numero di partecipanti non superi i 25, e che il corso si svolga in presenza, in locali autorizzati e con insegnanti abilitati.
I temi generalmente previsti nel corso sono i seguenti: segnaletica stradale; norme di comportamento sulla strada; cause degli incidenti stradali; stato psicofisico dei conducenti; responsabilità civile e penale e omissione di soccorso; disposizioni sanzionatorie; elementi del veicolo rilevanti ai fini della sicurezza stradale.
Occorre ricordare che solo dopo la decurtazione definitiva del punteggio è possibile iscriversi, e che non si possono frequentare più corsi contemporaneamente.
Alla fine delle lezioni si otterrà un attestato di frequenza che certifica il recupero dei punti. Il reintegro dei punti avviene precisamente a partire dalla data di rilascio dall’attestato di frequenza del corso.
Infine, come detto, esistono maniere automatiche per recuperare i punti della patente: per chi avesse un punteggio diminuito, ma non azzerato, un biennio senza sanzioni che fanno perdere punti determina la riattribuzione del punteggio iniziale, entro il limite dei 20 punti.
Per i titolari di patente con almeno 20 punti, l’attribuzione di un credito di 2 punti per ogni biennio trascorso senza sanzioni che prevedono la decurtazione dei punti patente può far guadagnare fino a un massimo di 10 punti.
Questo significa che la patente dei conducenti più virtuosi e costanti può potenzialmente arrivare fino a 30 punti.
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