Per realizzare un’auto di Formula 1 ci vogliono tecnica, esperienza e un budget da capogiro. Vediamo quanto costa una monoposto vincente
Le auto di Formula 1 sono l’unione di tecnologia, aerodinamica e ingegneria meccanica. Ogni monoposto è assemblata a mano ed è unica, proprio come il pilota che la guida. L’auto viene costruita su misura per il pilota dalle mani esperte dei migliori ingegneri del settore. Ma scopriamo quanto costa realizzare l’auto più veloce del mondo.
Le monoposto sono un capolavoro di ingegneria. Ogni componente è realizzata per aiutare il pilota ad essere più veloce in pista senza compromettere sicurezza, stabilità e controllo. Dalla continua ricerca dei materiali migliori, agli elementi per ottimizzare la performance dell’auto, il lavoro di un ingegnerie non è mai concluso.
Un’auto di Formula 1 è costituita da circa 14.500 componenti, ma vediamo quali sono le parti principali dell’auto.
Per prima cosa il volante di un’auto di Formula 1 non è tondo, questo perché il pilota non toglie mai le mani dal volante, neanche quando sterza, per avere sempre il controllo dell’auto sia in curva che nei rettilinei. In più, il volante più piccolo e compatto permette di occupare meno spazio all’interno dell’abitacolo già stretto.
Il display personalizzabile consente al pilota di avere sott’occhio tutte le informazioni relative alla monoposto che sta guidando: quale marcia è inserita, i tempi sul giro, la temperatura degli pneumatici, lo stato dei freni, la velocità media e così via. Questo consente al pilota di prendere decisioni consapevoli e modificare la sua guida per preservare l’auto.
L’intera struttura di un’auto di Formula 1 è pensata per garantire maggiore aerodinamicità. I materiali, la forma, la posizione delle ali, le pance laterali, il telaio, ogni elemento non è mai casuale ma frutto di studi, tentativi e verifiche per rendere la monoposto più veloce e fare in modo che trovi sempre meno resistenza quando il pilota schiaccia sull’acceleratore.
L’effetto downforce prodotto dalle ali aumenta l’aderenza dell’auto al terreno, e l’effetto suolo, garantito dal fondo rasente al terreno, permette all’auto di non staccarsi mai da terra anche quando la monoposto raggiunge altissime velocità.
Il peso dell’intera struttura della monoposto, compreso anche il peso del pilota, per regolamento non può essere inferiore a 798 kg, escluso il carburante. Ecco perché i piloti si pesano prima e dopo la gara.
Il peso minimo è aumentato nel corso degli anni invece che diminuire, questo a causa dell’aggiunta di elementi più pesanti finalizzati a garantire maggiore sicurezza, come il sistema Halo che pesa da solo più di 7 kg e una Power Unit sostanziosa di ben 150 kg.
Le sospensioni sono pensate per garantire il massimo delle prestazioni e per non appesantire l’auto, sono strutturate in modo completamente differente rispetto alle auto normali e consentono alla monoposto di ammortizzare gli urti e aumentare l’aderenza al terreno.
I freni di una Formula 1 sono a disco, ma più potenti rispetto alle auto normali. Infatti vengono sollecitati a dismisura a causa delle alte velocità e della necessità di frenare molto in poco spazio. Il pilota, grazie a un sofisticato sistema di regolazione, può modificare in qualsiasi istante la distribuzione della pressione tra freni anteriori e posteriori.
I freni si surriscaldano gravemente durante una corsa, proprio a causa della violenza che comporta frenare a così alte velocità, ecco perché il pilota deve cercare di preservare al massimo i freni e farli raffreddare all’occorrenza.
Si tratta del motore dell’auto, chiamato Power Unit a seguito dell’inserimento di una difficoltà in più aggiunta negli ultimi anni: il sistema ibrido.
Le auto moderne sono ibride e arrivano quasi a 1000 cavalli, il motore è a 6 cilindri a forma piatta e compatta e un sofisticato sistema permette all’aria delle pance laterali di raffreddare il motore e le componenti interne dell’auto per raffreddarle. Dietro al motore troviamo il cambio a otto marce più retromarcia.
il Drag Reduction System è un dispositivo che permette di ottenere più velocità durante i sorpassi. Il pilota, quando si trova a meno di un secondo dall’auto davanti, può aprire l’ala posteriore grazie a questo meccanismo ed essere agevolato durante il sorpasso. Per questo motivo viene anche soprannominato “bottone da sorpasso” e altro non è che un meccanismo che va a modificare la struttura dell’ala posteriore.
Diverse componenti della Formula 1 sono standardizzate e non frutto di ricerca da parte degli esperti dei singoli team. Si tratta di elementi che devono essere uguali in tutte le auto, stabiliti dalla Federazione, e non sono ammesse eccezioni.
La Formula 1 è uno degli sport più costosi del mondo e basta dare un’occhiata agli zeri dei prezzi di ciascuna componente necessaria per realizzare una monoposto per averne una prova.
A inizio anno viene stabilita una cifra massima che i Team non possono superare per realizzare l’auto che non può essere superiore a 135 milioni, o almeno questa cifra valeva per il 2023. Questo budget cup comprende anche gli onerosi costi di ricerca e sviluppo costanti per poter migliorare l’auto di anno in anno.
“Le regole stabiliscono che un cliente paghi 12 milioni di euro per un motore ma nessuno paga una cifra del genere, visto che il pacchetto include una miriade di altre componenti per poterlo usare. In realtà le squadre che usano motori non sviluppati in proprio pagano circa 15 milioni di euro per una sola unità”.
Questi sono solo alcuni dei costi per dare vita a un’auto di Formula 1 in grado di competere al titolo mondiale, e basta dare un’occhiata alla quantità di zeri per sentirsi improvvisamente molto poveri.
Ora che abbiamo visto quanto può arrivare a costare una monoposto, potete ben capire lo sconforto della Scuderia ogni volta che un pilota finisce a muro: probabilmente stanno già pensando alla cifra da capogiro che bisognerà sborsare per riparare i danni.
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