La Dakar è la corsa di rally più famosa al mondo ed è stata segnata da alcune delle moto più iconiche mai costruite
Sta per cominciare il raid rally più famoso del mondo, la Dakar. Come negli scorsi anni, anche questa edizione si terrà in Arabia Saudita. Nella sua storia, che dura quasi da mezzo secolo, la corsa a tappe è stata uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati di rally. Nella categoria delle moto, alcuni modelli hanno fatto la storia, vincendo più di altri.
Per raccontare le moto che vinsero di più durante la Dakar non si può non partire dalla Yamaha Xt 500. Modello iconico degli anni 70, spinta da un monocilindrico 4 tempi da 499 cc, questa moto era tra le più popolari nelle primissime edizioni di quella che allora si chiamava ancora Parigi-Dakar.
Nel 1979 il modello della casa giapponese era al picco della sua popolarità, quando la gara a tappe fu fondata. Le prime edizioni erano spiccatamente dilettantistiche, senza team ufficiali e con pochissime risorse economiche. In questo contesto pionieristico, in cui soltanto 25 delle 90 moto iscritte arrivarono fino alla capitale del Senegal, la Yamaha Xt 499 si piazzò nelle prime 4 posizioni.
Dopo un breve successo della BMW, durante gli anni 80 un’altra casa giapponese decise di sfruttare la nuova popolarità della corsa. Honda entrò in gara nel 1986, presentando la Nxr 750. Per quattro anni consecutivi, il modello dominò la corsa, grazie anche al suo motore V-twin da 780 cc.
Quando Honda si ritirò dalla competizione nel 1990, aveva vinto tutte le edizioni a cui aveva partecipato. Una apparizione relativamente breve, che però lanciò un decennio di vendite straordinarie per il colosso giapponese, in patria e all’estero. Un’intera linea, la Africa twin, fu lanciata per commemorare l’avventura di Honda alla Dakar, e rimase tra i più venduti e iconici fino alla fine del millennio.
Gli anni 2000, e anche il decennio successivo, hanno una sola marca nella competizione per moto della Dakar: Ktm. Nel 2001, dopo sette anni dal suo esordio, la casa austriaca riuscì a vincere per la prima volta la competizione. Il modello che ottenne il successo nell’impresa sfuggito per quasi un decennio era la LC4 660R, 653 cc e 65 cavalli che portarono l’italiano Fabrizio Meoni al trionfo.
Da quel momento in poi i successori di quella leggendaria moto, sempre marchiati Ktm, ottenendo 18 lunghi anni di successi, accompagnando la corsa lontana dall’Africa, in Sud America prima e in Asia poi. Qui però il dominio austriaco si interruppe grazie al ritorno di una casa che aveva fatto la storia della competizione: Honda.
La casa giapponese era già tornata nel 2014 ma il vantaggio di Ktm era ancora troppo ampio per poter essere minacciato. Servì un modello leggendario per riuscire a vincere la prima Dakar in Arabia Saudita, nel 2020. La Cfr 450 Rally portò al trionfo Kevin Benavides, grazie ai suoi oltre 60 cavalli di potenza che spingevano un telaio in alluminio tubolare e 4 serbatoi con più di 33 litri di capacità.
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