Nel 2024 ogni team della MotoGP avrà tra le sue schiere un tecnico adibito alla videometria. Scopriamo perché è così importante questa novità
Nel Motorsport un millesimo di secondo può fare la differenza. Le distanze sono minime e i piloti si fronteggiano all’ultimo millimetro per aggiudicarsi, ad ogni gara, il gradino più alto del podio.
Per poter crescere, ogni pilota, deve tenere traccia di queste misure così piccole e all’apparenza insignificanti, in modo tale da migliorare le sue prestazioni su pista.
La videometria gioca un ruolo essenziale per questo obiettivo. Scopriamo di cosa si tratta e perché è un fattore chiave per i piloti di MotoGP.
Che cos’è la videometria?
La videometria è una registrazione precisa e accurata delle linee dei piloti in determinati punti critici, come le curve. Un programma di software altamente tecnologico è in rado di sovrapporre le immagini di queste linee adottate dal pilota, per identificare quali sono le migliori per risultare più veloce in quel tratto di pista.
La videometria consente di confrontare le linee di diversi piloti con la stessa moto, per andare ad identificare, in modo ancora più attendibile, la linea migliore da mantenere per guadagnare secondi.
Dal 2024 ci sarà un vero e proprio coach adibito a questa funzione di analisi videometriche e si prospetta un cambiamento favorevole per il team, che potrà compensare le carenze della moto o gestire piste complesse, in modo più efficace, correggendo in breve tempo le linee meno adatte.
Il pilota, a sua volta, avrà modo di modificare il proprio assetto di guida basandosi su queste informazioni accurate.
Chi ha introdotto la videometria?
L’inventore di questa modalità di analisi è il belga Serge Andrey un ingegnere di pista che nel 2011, quando ancora lavorava in Ducati, ha iniziato a sviluppare questo software innovativo. Infatti, fino ad allora non esistevano dei software in grado di sovrapporre le immagini delle traiettorie in movimento.
Marc Marquez, pilota di punta della Honda nel 2015, ha dimostrato interesse per questo nuovo metodo di analisi e ha scelto Andrey come ingegnere personale, convincendo la Honda ad ammetterlo nel Team.
Anche la Suzuki con il giapponese Motohiko Tono, decise di implementare utleriormente il sistema di verifica attraverso sovrapposizione di immagine, e Honda ovviamente ne fu entusiasta. Ma, nonostante questa possibilità in più all’interno del Team Honda, Marquez rimase fedele ad Andrey e continuò a pretendere che lo seguisse. Così Tolo ebbe occasione di affiancare solo Espargaro e Joan Mir.
Quando Marquez passò alla Gresini Racing chiese ad Andrey di seguirlo o di vendergli il software, ma la risposta di Andrey fu no ad entrambe le domande e le loro strade si divisero.
Dal software ai coach
Il software ha tolto del lavoro agli ingegneri ma ha introdotto nei team la figura del coach di videomeria. Ovvero una figura responsabile del montaggio e dell’analisi delle immagini.
Il compito dei coach nel 2024 sarà quello di registrare le linee tenute dai piloti, sovrapporle e fornire un report completo al pilota, in grado di migliorare il suo assetto e adeguarlo al meglio a punti critici della pista o alla moto.
Il miglior coach tecnico di pista al momento è Idalio Gavira, e collabora con la VR46Racing.
Alessio Salucci, Responsabile della VR46 Riders Academy, ha commentato in questo modo l’arrivo di Idalio:
La collaborazione con Idalio è estremamente importante ed è un’estensione fondamentale del lavoro che già svolgiamo fuori dai circuiti di gara. L’analisi del tecnico, i suoi suggerimenti e il dialogo costante e diretto con i Team all’interno dei quali i nostri piloti corrono, ci permetteranno di affinare ancora di più la preparazione dei piloti e, dove necessario, di intervenire sui programmi di training. La collaborazione con Idalio Gavira è un’ulteriore conferma di quanto crediamo nel progetto avviato nel 2014: supportare i piloti in tutti gli aspetti fondamentali della loro crescita professionale”.
Per quanto riguarda gli altri team di MotoGP, Gresini per il 2024 avrà tra le sue fila Manuel Poggiali, mentre Yamaha rimarrà ancora nelle mani di Daniel Bollini.
Tutti i Team si stanno attrezzando in quest’ottica e siamo proprio curiosi di scoprire quanto questa novità farà la differenza nel campionato di MotoGP del 2024.
La videometria è l’ennesima prova di quanto, in questo sport, sia necessario perfezionarsi in ogni aspetto. Solo così si possono guadagnare quei secondi necessari per portare a casa la vittoria.